14 maggio

14° GIORNO 
Ave Maria.

Invocazione. – Maria, Madre di misericordia, pregate per noi!


VITTORIA SUL MONDO
Nell’atto di ricevere il Santo Battesimo si fanno delle rinunzie; si rinunzia al mondo, alla carne ed al demonio.
Il primo nemico dell’anima è il mondo, cioè l’assieme delle massime e delle dottrine contrarie alla retta ragione ed agli insegnamenti di Gesù. Tutto il mondo è posto sotto il potere di Satana e vi domina la cupidigia delle ricchezze, l’orgoglio della vita e l’impurità.
Gesù Cristo è nemico del mondo e nell’ultima preghiera che innalzò al Divin Padre prima della Passione, disse: « Io non prego per il mondo! » (S. Giovanni, XVII, 9). Non dobbiamo perciò amare il mondo, né le cose che sono nel mondo.
Contempliamo la condotta dei mondani! Costoro non si curano dell’anima, ma solo del corpo e delle cose temporali. Non pensano ai beni spirituali, ai tesori della vita futura, ma vanno in caccia di piaceri e sono sempre irrequieti nel cuore, perché cercano la felicità e non possono trovarla. Sono simili ai febbricitanti, assetati, avidi di una goccia d’acqua e vanno da piacere a piacere.
Essendo i mondani sotto il dominio dei demoni impuri, là corrono ove possono accarezzare le perfide passioni; i cinema, i veglioni, i ritrovi, le danze, le spiagge, i passeggi in abito immodesto … tutto ciò costituisce il fine della loro vita.
Gesù Cristo invece invita dolcemente a seguirlo: « Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua! … Che cosa infatti giova all’uomo se guadagnerà tutto il mondo e poi perderà l’anima sua? » (San Matteo, XVI, 24 … ».
Nostro Signore promette il Paradiso, l’eterna felicità, ma a coloro che fanno dei sacrifici, lottando contro le attrattive del mondo perverso.
Se il mondo è nemico di Gesù, lo è anche della Madonna, e chi coltiva la devozione alla Vergine, deve odiare la condotta dei mondani. Non si può servire a due padroni, cioè vivere la vita cristiana e seguire l’andazzo del mondo. Purtroppo c’è chi s’illude; ma con Dio non si scherza!
Non è raro trovare una persona in Chiesa al mattino e vederla poi alla sera, in abito poco decente, in una sala da ballo, in braccio a mondani. Si riscontrano anime, che si comunicano in onore della Madonna e nella serata non sanno rinunziare ad uno spettacolo, ove la purezza è tanto in pericolo.
C’è chi recita il Santo Rosario e canta le lodi della Vergine e poi in una conversazione con i mondani prende scioccamente parte a discorsi liberi… che fanno arrossire. Costoro vorrebbero essere devoti della Madonna e nello stesso tempo seguire la vita del mondo. Povere anime cieche! Non si distaccano dal mondo per timore dalla critica altrui e non hanno timore dei divini giudizi!
Il mondo ama le comparse, le vanità, gli spettacoli; ma chi vuol onorare Maria, deve imitarla nella ritiratezza e nell’umiltà; sono queste le virtù cristiane assai care alla Madonna.
Per riuscire vittoriosi sul mondo, è necessario disprezzare la sua stima e vincere il rispetto umano.


ESEMPIO 

Un soldato, per nome Belsoggiorno, recitava ogni giorno sette Pater e sette Ave Maria in onore delle sette allegrezze e dei sette dolori della Madonna. Se lungo il giorno,gli mancava il tempo, faceva questa preghiera prima di coricarsi. Avvenendo di dimenticarla, se si ricordava durante il riposo, si alzava e rendeva alla Vergine l’atto di ossequio. Naturalmente i compagni lo deridevano. Belsoggiorno se ne rideva della critica ed amava più piacere alla Madonna anziché ai compagni.
In un giorno di battaglia il nostro soldato si trovava nella prima linea, in attesa del segnale dell’attacco. Si ricordò di non aver detto la solita preghiera; si segnò allora con la croce e, stando in ginocchio, la recitò, mentre i soldati che gli stavano vicino lo scherzavano.
Si attaccò la battaglia, che fu sanguinosa. Quale non fu la meraviglia di Belsoggiorno quando, terminata la lotta, vide coloro che l’avevano burlato per la preghiera, stesi a terra cadaveri! Lui invece era rimasto illeso; nel resto della guerra la Madonna lo assistette in modo che non riportasse mai alcuna ferita.

Fioretto. – Distruggere i libri cattivi, le riviste pericolose e le immagini poco modeste, che si avessero in casa.

Giaculatoria.- Mater purissima, ora pro nobis!

(Tratto dal libretto “Maria Regina e Madre di Misericordia” del Salesiano Don Giuseppe Tomaselli)